Peter Rockwell: L’uso Degli Strumenti Nel Monumento Di Arnolfo Di Cambio (Estratto Dal Volume Speciale: Arnolfo Di Cambio: Il Monumento Del Cardinale Guillaume De Bray Dopo Il Restauro)

Estratto da volume Arnolfo Di Cambio. Il monumento del Cardinal Guillaume De Bray dopo il restauro (2009)

L’autore esamina tutti gli strumenti da lavoro utilizzati dallo scultore, le cui tracce si osservavano sui marmi, identificando quali sono quelli sicuramente arnolfiani e quali invece devono ritenersi precedenti o successivi. Analizza il procedimento della scultura, con particolare attenzione ai due turibolanti conservati nel Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, non rientrati nel rimontaggio seicentesco, rimasti quindi inalterati e utili per studiare la tecnica originale di Arnolfo. Mette anche in evidenza la semplicità delle fasi di lavoro di Arnolfo rispetto ad altri scultori e l’analogia dei procedimenti sia nelle sculture figurate che negli elementi architettonici.

 

The group of technical studies on the restoration is concluded with that of Peter Rockwell who has analyzed all the tools used by Arnolfo di Cambio, traces of which can be observed on the marbles. He has identified those that are securely ‘Arnolfian’ and those that can be considered either earlier or later. He analyzes the techniques used in the sculpture, with particular attention to the two thurifers preserved in the Museo dell’Opera del Duomo in Orvieto; excluded from the seventeenth–century re–assembly of the monument, they have thus remained unaltered and useful for studying Arnolfo’s original technique. He also underlines the simplicity of Arnolfo’s phasing of the work in contrast to other sculptors and the similarity of the techniques used both in the figural sculptures and in the architectural components.

Ultimo aggiornamento

6 Marzo 2024, 10:41