Cristina Galassi: La Tecnica Delle Sculture Polimateriche Della Bottega Di Nero Alberti Da Sansepolcro: Indagini Diagnostiche E Analisi Delle Fonti
Estratto dal volume speciale Scultura lignea. Per una storia dei sistemi costruttivi e decorativi dal Medioevo al XIX secolo (2011)
La scultura polimaterica era il vanto di una laboriosa officina di Sansepolcro che faceva capo a Romano Alberti detto il Nero. Questi aveva aperto un attrezzato laboratorio-atelier (più tardi, poi, aprirà una bottega anche a Roma), specializzato nell’esecuzione di immagini devozionali di sicuro successo. Dalla bottega, che lavorò fino al 1568, anno di morte del maestro, venivano prodotte numerose statue “da vestire”, raffiguranti San Rocco, gettonatissimo in anni di pestilenze: Madonne, destinate alla devozione, in particolare di confraternite femminili, Gesù bambini e altri Bambini santi, idolatrati dal culto domestico e monastico, e crocifissi lignei, di forte impatto emotivo, legati alla contrizione piagnona postsavonaroliana. All’artista, il cui corpus, precedentemente anonimo, era riferito ad una personalità indicata come Maestro di Magione, è stata dedicata una mostra allestita nel 2005 nella chiesa-museo di Santa Croce a Umbertide. Il contributo intende ricostruire, attraverso un dialogo serrato fra le risultanze delle indagini diagnostiche e le informazioni ricevute dalle fonti, le caratteristiche di alcuni prodotti artistici, ampiamente diffusi nel Rinascimento, costituiti dall’aggregazione di più materiali abilmente plasmati e modellati, a ottenere opere di una notevole complessità tecnica, mettendoli in relazione con le tecniche e i procedimenti operativi della produzione in terracotta, stucco e cera.
diagnostic investigations and analyses of the sources
Ultimo aggiornamento
28 Febbraio 2024, 12:19