Christoph Luitpold Frommel: Prima Del Sacco Di Roma: All’origine Del Palazzo Romano
Estratto dal volume speciale Palazzi del Cinquecento a Roma (2016)
Le radici del palazzo italiano affondano nell’antichità romana, quando la casa era a un piano, non aveva una vera facciata e la pianta non era regolare. Solo dal tempo di Diocleziano e di Teodorico il palazzo ha iniziato a competere con l’architettura religiosa. Mentre i palazzi veneziani del XIII secolo sono qualificati da portici e da facciate marmoree, quelli costruiti nel resto d’Italia, vengono progressivamente liberati dai caratteri delle fortificazioni. Nel 1300, il Palazzo Pubblico di Siena ha la facciata e il cortile quasi simmetrici; le finestre e i portali sono incorniciati da mostre in marmo e la scala è posta all’interno. Nel 1460 il Castello Visconteo di Pandino e il Collegio di Spagna di Bologna sono già perfettamente simmetrici. Cosimo de’ Medici potrebbe avere imitato quest’ultimo impianto, quando nel 1444 egli commissiona il suo palazzo fiorentino, fissando una nuova tipologia, esemplare per tutto il secolo. Subito dopo Brunelleschi introduce nella facciata del Palazzo di Parte Guelfa l’ordine gigante. Nei decenni successive le residenze principesche a Urbino, Roma e Mantova combinano il linguaggio fiorentino con le funzioni del cerimoniale e il comfort cortese delle residenze pontificie. Il palazzo Riario (poi Cancelleria), iniziato nel 1489, è il palazzo aulico per eccellenza, ma al contempo, declinato in un linguaggio più contenuto, diviene il modello del “palazzo” per la classe media.
I palazzetti progettati dai collaboratori e allievi di Bramante verranno costruiti anche su lotti piccoli e irregolari e ad un costo relativamente basso, coniugando le esigenze formali e funzionali ed eguagliando i parametri dell’architettura religiosa. Per esempio, ciascuno dei lati del piccolo cortile della casa di Raffaello doveva aprirsi in una serliana, il più trionfale dei motivi. La sua casa doveva essere dotata di un bagno con acqua calda e fredda, di servizi igienici singoli e di una cucina al piano nobile: un lusso per la casa di un artista.
In quasi tre secoli il palazzo italiano, dunque, conquista facciata e cortile regolari e fastosi, scale protette e comode, appartamenti vasti e lussuosi e servizi per una vita salubre e igienica. Questa evoluzione dinamica riflette la graduale emancipazione dell’uomo rinascimentale.
Before the Sack of Rome: the origins of the Palace in Rome
The little palaces designed by Bramante’s collaborators and students would sometimes be built on small and irregular lots at a relatively low cost, combining formal and functional requirements and matching the parameters of religious architecture. For example, each of the sides of the little courtyard of the house of Raphael must have opened in a Serliana, the most triumphant of motifs. His house must have been equipped with a bathroom with hot and cold water, individual toilets, and a kitchen on the piano nobile: a luxury for the house of an artist.
Over about three centuries, therefore, the Italian palace gains a symmetrical and ornate façade, protected and comfortable staircases, spacious and luxurious apartments, and services for a healthy and hygienic lifestyle. This dynamic evolution reflects the gradual emancipation of Renaissance man.
Ultimo aggiornamento
28 Febbraio 2024, 12:01