Maria Antonia Nocco: Gian Lorenzo Bernini per la crociera di San Pietro: nuovi contributi ed antiche testimonianze
Estratto dal fascicolo 2 (aprile-giugno 2009)
Il dossier di documenti rintracciato nell’Archivio del Capitolo di San Pietro presenta alcune novità sull’attività di Gian Lorenzo Bernini nella Basilica Vaticana tra il 1624 ed il 1633. La prima riguarda il baldacchino, e consiste nel contratto originale per «l’opera delle Colonne a ornamento sopra l’altare di detti SS. Apostoli», affidato al Bernini , che in esso è citato come «scultore Soprintendente». La convenzione consente di approfondire il modo di operaredi Bernini e attesta i numerosi ostacoli che l’artista dovette affrontare nella realizzazione della gigantesca struttura . Lo conferma un passo dove, a proposito del salario da stabilire per i collaboratori (Laurenziani, Albrizzi, de’ Rossi, Beltramelli e Lucenti), si citano le difficoltà che l’artista dovette affrontare per non poter preventivare adeguatamente tutte le spese, stante la novità dell’incarico intrapreso . La stessa indecisione riguardò altresì la retribuzione di Bernini: da un compenso di cento scudi al mese a successivi 250 scudimensili per un ammontare di circa 34.000 scudi: una cifra esorbitante per l’epoca. A cui si aggiungeranno nel 1633 10.000 scudi donati da Urbano VIII, particolarmente compiaciuto per tale opera. I documenti mettono inoltre in evidenza il rapporto di stima e di fiducia che si stabilì tra Bernini e papa Barberini, come suggerisce un altro brano in cui il papa intima ai cardinali di riconoscere all’artista tutti i compensi dovutigli stanti i risultati conseguiti fino a quella data. Altre novità riguardano la partecipazione dell’artista a lavori nella cripta della Confessione, più complicati da ricostruire. Le difficoltà sorgono dall’impossibilità di identificare i «due sportelli d’argento» menzionati nel mandatodi pagamentoinedito con l’attuale cancellatadella Confessione , che è invece in bronzo dorato.È però da notare che tale cancellata mostra diaver avuto degli arricchimenti nei primi decenni del secolo XVII, in particolare delle teste di angioletti, che possono essere avvicinati allo stile di Bernini. Se quanto menzionato nel mandatodi pagamento non corrisponde nello specifico alla cancellata, è comunque prezioso poiché testimonia inequivocabilmente che durante gli interventi nella crociera della Basilica Vaticana, Bernini ebbe anche l’incarico di fornire ornamenti per la Confessione sottostante.
Gian Lorenzo Bernini’s work for the crossing of St. Peter’s: new contributions and ancient evidences
Ultimo aggiornamento
17 Febbraio 2025, 12:27