Germana Vatta: Ritratto di principe giulio–claudio nel Museo Civico di Nepi: Gaio Cesare?
Estratto dal fascicolo 21 (gennaio-marzo 2014)
Nel Museo Civico di Nepi è conservato un ritratto maschile, capite velato, che presenta caratteristiche fisiognomiche tipiche dell’iconografia giulio-claudia. Malgrado il cattivo stato di conservazione, le sembianze adolescenziali del volto inducono ad escludere l’identificazione con Augusto, mentre consentono di riconoscervi il giovane nipote, Gaio Cesare, raffigurato presumibilmente quando aveva circa 13-14 anni.
La scultura, inedita, non solo incrementa il numero dei ritratti riconducibili al tipo Corinth 135, raffiguranti il principe in un’età più giovane, ma viene a costituire un importante contributo per la ricostruzione storica di Nepi in età augustea, basata finora per lo più sulle testimonianze epigrafiche, apportando nuovi elementi utili alle ipotesi relative alla probabile esistenza di un’aedicula o di un luogo deputato al culto di Augusto e della sua domus, se non di un Augusteum. Ad arricchire ulteriormente il quadro delle conoscenze ha contribuito, nel corso della ricerca, l’inaspettato ritrovamento di una testa di Augusto, anch’essa capite velato, trafugata a Nepi agli inizi degli anni ’70 del XX secolo, identificata con quella attualmente conservata nei Musées Royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles.
Il ritrovamento ben si inserisce nelle celebrazioni del bimillenario della morte di Augusto, l’imperatore che proprio nell’antico municipio di Nepet vide la prima attestazione in ambito municipale del culto del suo Genius.
A portrait of a Julio–Claudian prince in the Museo Civico, Nepi: Gaius Caesar?
Ultimo aggiornamento
6 Novembre 2023, 11:28
BOLLETTINO D'ARTE