Carmela Capaldi: Da Divo Augusto a Bonaparte: note sul restauro delle statue colossali sedute dall’Augusteum di Ercolano

Estratto dal fascicolo 51-52 (luglio-dicembre 2021)

Nel corso delle prime esplorazioni dell’antica Ercolano, furono rinvenute nella cosiddetta Basilica, poi correttamente identificata con l’Augusteum, il luogo di culto degli imperatori defunti e divinizzati, due statue colossali di marmo rappresentanti figure maschili sedute, fasciate nel solo paludamentum. Le statue, prive della testa e delle braccia, furono oggetto d’interventi integrativi da parte, prima di Joseph Canart, poi di Filippo Tagliolini, che ne condizionarono l’identificazione. Immesse nelle collezioni del Real Museo Borbonico sono citate, a partire dal primo inventario del 1819, come statue ritratto rispettivamente di Augusto di Claudio. Questa definizione è generalmente accettata dalla tradizione degli studi. In particolare si è sostenuto che la testa in gesso di Augusto sia stata plasmata sul modello del ritratto del principe raffigurato sulla Gemma Augustea ora al Kunsthistorisches Museum di Vienna. In questa sede si avanza invece la proposta che la statua rappresenti, per intenzione dello scultore Tagliolini, l’immagine di Napoleone Bonaparte. Attraverso la ricostruzione della vicenda del restauro, condotta attraverso documenti d’archivio inediti, si offrono spunti di riflessione sull’uso e abuso dell’antico nel XVIII secolo.

 

From Divus Augustus to Bonaparte: notes on the restoration of the colossal seated statues from the Augusteum in Herculaneum

During the first excavations of Herculaneum in what was then known as the Basilica, two colossal marble statues were found representing seated male figures, wrapped only in paludamenta. The building was later correctly identified as the Augusteum, a place for the worship of deceased and deified emperors. The statues, lacking their heads and arms, were subjected to additive restoration, first by Joseph Canart, then Filippo Tagliolini, which made it harder to identify them. Placed in the Bourbon Royal Museum collection, they are mentioned in the first inventory of the museum in 1819, as statues portraying Augustus and Claudius. Scholars have, for the most part, accepted this definition. It has been argued that the plaster head of Augustus was modelled on the portrait of the prince in the Gemma Augustea now in the Kunsthistorisches Museum in Vienna. This paper proposes that the statue represents, intentionally by Tagliolini, an image of Napoleon Bonaparte. Through piecing together how they were restored, using unpublished archival documents, food for thought on the use and abuse of antiquities in the 18th century has come to light.

 

Ultimo aggiornamento

7 Novembre 2023, 14:09