Il presente lavoro esamina alcune questioni relative all’art. 70 del Decreto legislativo n. 42 del 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, proponendosi di illustrare le procedure che dovranno essere adottate dagli uffici esportazione del Ministero della cultura in caso di acquisto coattivo non andato a buon fine. La Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio è quindi intervenuta per fornire alcuni chiarimenti interpretativi in merito all’azione da intraprendere. Nel presente contributo viene illustrata la posizione del Ministero, che ha inteso rafforzare gli acquisti coattivi in esportazione rispetto alla imposizione della dichiarazione di interesse culturale. Gli uffici esportazione, infatti, potranno presentare una proposta di acquisto coattivo anche in presenza di uno solo dei criteri previsti dal Decreto ministeriale n. 537 del 2017 e non necessariamente di almeno due dei predetti criteri, come previsto nell’ipotesi di diniego al rilascio dell’attestato di libera circolazione.

Compulsory purchase orders prior to export: Safeguarding artworks in case of non–acquisition

The paper examines issues concerning Article 70 of Legislative Decree No. 42 of 2004, the “Cultural Heritage and Landscape Code”. It outlines procedures that must be followed by the export offices of the Ministry of Culture in the event of an unsuccessful compulsory purchase order. The Directorate General for Archaeology, Fine Arts, and Landscape has set out interpretative clarifications on the appropriate course of action. The paper outlines the Ministry’s stance, underlining its efforts to strengthen compulsory purchase procedures in the case of an item being declared of national cultural interest. Under the new guidelines, export offices can present a compulsory purchase order even if only one of the criteria specified in Ministerial Decree No. 537 of 2017 is met. Previously at least two criteria needed to be met before a free movement certificate could be withheld.