Laura Cibrario – Fabiola Jatta, Una nuova lettura dell’affresco dopo il recente intervento di restauro

Estratto dal fascicolo 59-60 (luglio-dicembre 2023)

La scena che raffigura Apollo alla guida del carro del sole preceduto dall’Aurora, dipinta da Guido Reni nel 1614 per il cardinale Scipione Borghese — come “quadro riportato”, chiuso nella sua ricca cornice in stucco dorato sul soffitto del Casino Pallavicini Rospigliosi — è probabilmente una delle opere più famose dell’artista bolognese. Il presente contributo si propone l’obiettivo di fissare alcuni punti fermi sulla tecnica pittorica e sulla storia conservativa dell’opera, a partire dalle osservazioni rilevate nel corso del restauro (2021) e alla luce dei risultati emersi dalle analisi scientifiche, realizzate durante il cantiere. Tali novità sono suffragate anche dalla rilettura di alcuni documenti d’archivio, mirata al recupero di informazioni tecniche, a loro volta integrate da studi precedenti, editi, qui sintetizzati. Il dipinto murale dell’Aurora è stato eseguito su una base ad affresco, con la presenza di diverse finiture “a secco”, utilizzando leganti quali la calce, le colle proteiche e l’olio, a seconda degli effetti cromatici che l’artista desiderava raggiungere. Il restauro è stato motivato da problemi conservativi, riferibili più alla superficie pittorica che al supporto murario, il quale non presentava particolari criticità dal punto di vista statico; tuttavia, la presenza superficiale di sali e di un vecchio fissativo, applicato alla superficie dipinta per consolidarne le aree più fragili (quelle finite a secco), ha contribuito ad alterarne la corretta fruizione. Il recente intervento conservativo, oltre ad aver restituito all’opera tutta l’originale lucentezza e freschezza, ha permesso di ricostruire — attraverso le informazioni ricavate dalla superficie pittorica, dalle indagini scientifiche, dai documenti di archivio e dalle immagini fotografiche storiche — il riconoscimento di tre importanti restauri prima di quest’ultimo, che ha interessato anche un pronto intervento sulla ricca cornice in stucco dorato, opera dello scultore lombardo Ambrogio Bonvicino.

 

A fresh interpretation of the fresco following its recent restoration

The scene of Apollo driving the chariot of the sun, preceded by Aurora, was painted by the Bolognese artist for Cardinal Scipione Borghese in 1614. It is probably one of Guido Reni’s most renowned works. This “quadro riportato” sits within its richly gilded stucco frame on the ceiling of the Casino Pallavicini Rospigliosi. This paper looks into key points as to the technique used for the painting and how it has been conserved. The research draws on observations made during the recent, 2021, restoration and the results from the scientific analysis at the time.
Fresh information has been gleaned from the archives, as to certain technical details, and data from previously published studies has been summarised and integrated into this paper. The Aurora was painted on to a fresco wall plaster foundation, followed by a combination of “dry” finishes. The binding media Reni used included lime, proteinaceous glues and oils to achieve his desired chromatic effects.
The conservation issues that led to the restoration primarily focussed on the painted surface, rather than its wall support. The latter, for the most part, appeared intact. An advancing salty crust, and a fixative applied at some point to the painted surface in an attempt to stabilise the more fragile areas (those painted with dry techniques) had instead contributed to disrupting its intended stability. The recent restoration has brought back to life the painting’s original vibrancy and freshness. On top of this, an analysis of the painted surface, scientific enquiry, archive research and the examination of old photographs has given a chance to identify three, or even four, major earlier restorations. These included work to rescue the Lombard sculptor Ambrogio Bonvicino’s elaborate gilded stucco frame.

 

Ultimo aggiornamento

12 Febbraio 2025, 15:55