Laura de Fuccia: Qualche precisazione a proposito di Cochin de Venise
Estratto dal fascicolo 4 (ottobre-dicembre 2009)
Personalità di spicco della pittura di paesaggio nella Venezia del Seicento, dove questo genere era una specialità dei “foresti” (stranieri), Cochin de Venise (Troyes, 1622- Venezia, 1679) è rimasto a lungo una figura enigmatica, confusa con quella degli omonimi incisori Noël e Noël Robert Cochin già a partire dal Settecento. All’incertezza sull’identità dell’artista, si aggiungevano anche i vaghi indizi sulla cronologia della sua vita e la rarità delle opere attribuitegli. Celebrato da conoscitori come Marco Boschini, Quintiliano Rezzonico e Pierre-Jean Mariette, sollecitato da committenti come Giacomo Correr, Jean-Baptiste Colbert e Louis Le Vau, il pittore è stato poi progressivamente relegato in un oblio quasi completo che ne rendeva la fisionomia leggendaria. Nuovi ritrovamenti archivistici permettono ormai di delineare più chiaramente il profilo biografico di questo artista e di definire l’aspetto della sua produzione. Le opere che gli si attribuiscono permettono ora di valutare quale sia stato l’esito della sua formazione tra Roma e le lagune — sulla scia di Carracci, Gaspard Dughet e dei paesaggi tizianeschi — e di comprendere come l’artista si sia ritagliato un ruolo di tutto rilievo nella diffusione della paesaggio classico a Venezia e in Europa.
Some remarks on Cochin de Venise
Ultimo aggiornamento
3 Novembre 2023, 10:46
BOLLETTINO D'ARTE