Francesco Muscolino: Il duca di Santo Stefano e il collezionismo di antichità a Taormina nel XVIII secolo
Estratto dal fascicolo 14 (aprile-giugno 2012)
Il collezionismo di antichità, comune nel XVIII secolo, è ben attestato anche a Taormina dove, accanto alla collezione più nota, sebbene mai prima d’ora approfonditamente studiata, quella del Duca di Santo Stefano, sono attestate altre collezioni “minori” pressoché sconosciute, appartenenti a cittadini impegnati nella tutela dei monumenti antichi e nello studio della storia patria. Grazie a manoscritti, carteggi, scritti degli stessi collezionisti e notizie dei viaggiatori, è possibile ricostruire la fisionomia di queste collezioni, composte soprattutto da oggetti di provenienza locale che, tranne alcune importanti eccezioni, sono andati tutti dispersi.
The Duke of Santo Stefano and the Collecting of Antiquities in Taormina in the 18th Century
Thanks to manuscripts, correspondence and written works by these same collectors, as well as information provided by travellers, it is possible to reconstruct the physiognomy of these collections that were composed above all of objects of local origin, which, apart from a few important exceptions, have all been lost.
Ultimo aggiornamento
3 Novembre 2023, 13:30
BOLLETTINO D'ARTE