Silvia Aglietti: Il Gatto del conte Tyszkiewicz: spigolature su una figurina in avorio rinvenuta alla Caffarella
Estratto dal fascicolo 53 (gennaio-marzo 2022)
La storia che si prova a ricostruire prende spunto da una piccola scultura in avorio raffigurante un attore che, all’indomani della scoperta, viaggiò illegalmente tra l’Italia e la Francia per ben due volte. I suoi spostamenti coinvolsero alcuni dei principali protagonisti del mercato antiquario della seconda metà dell’Ottocento: il principe banchiere Alessandro Torlonia, Alessandro Castellani e due dei maggiori collezionisti d’arte dell’epoca, i francesi Auguste ed Eugéne Dutuit. Testimone dell’intera vicenda fu il conte Michał Tyszkiewicz che, a distanza di tempo, rivelò le circostanze del rinvenimento. Il suo racconto aggiunge dettagli importanti e in contraddizione con quanto sinora noto sugli scavi condotti dai Torlonia alla Caffarella all’indomani dell’Unità d’Italia.
Count Tyszkiewicz’s “cat”. Insights into an ivory figurine found at Caffarella
The protagonist, at the heart of the sequence of events we attempt to piece together, is a small ivory sculpture. Following its discovery, the piece travelled illicitly backwards and forwards between Italy and France. Its movements involved prominent figures in the antiques market during the latter half of the nineteenth century: the banker Prince Alessandro Torlonia, Alessandro Castellani, and two influential French art collectors of the time, Auguste and Eugéne Dutuit. Count Michał Tyszkiewicz, present throughout the affair, eventually revealed the circumstances surrounding its discovery. His account introduces crucial details that challenge what was previously known about the Torlonia excavations at Caffarella after the unification of Italy.
Ultimo aggiornamento
7 Novembre 2023, 14:14