Giampaolo Chillè: «Et antiquum documentum novo cedat ritui». Jacopo del Duca e la decorazione in stucco della cappella del Santissimo Sacramento nel Duomo di Messina

Estratto dal volume speciale Lo stucco nell’età della Maniera: cantieri, maestranze, modelli (2022)

Nella Cattedrale di Messina, più volte distrutta da violenti terremoti e dai devastanti bombardamenti del secondo conflitto mondiale, si conserva, pressoché integra, una cappella, dedicata al Santissimo Sacramento, nella quale può ammirarsi l’unica testimonianza di decorazione in stucco cinquecentesca presente nel messinese e verosimilmente nell’intera Sicilia orientale, sulla quale tuttavia mancano ad oggi studi approfonditi e finanche una adeguata documentazione fotografica. Ricordata dalla letteratura già nel 1606, tale decorazione, in passato, è stata posta in relazione, all’operato di Jacopo del Duca – presente a Messina dal 1589 al 1602 – sulla scorta di una discutibile interpretazione delle fonti locali, che a ben vedere si mantengono, in realtà, piuttosto vaghe in merito. Nessun documento è emerso dallo spoglio dei volumi dell’archivio della cattedrale, tuttavia l’esecuzione della decorazione in stucco non può che collocarsi nell’ambito di quel profondo rinnovamento dell’edificio avviato da Giovannangelo Montorsoli nella seconda metà del Cinquecento con la progettazione del celebre Apostolato e, verosimilmente, negli anni del governo pastorale di Antonio Lombardo, arcivescovo di Messina dal 1585-1597. Ispirata nell’impaginazione alla distrutta decorazione della Tribuna della Cattedrale di Palermo, ideata da Antonello Gagini, l’opera è testimone di un’arte che anche a Messina e in Sicilia godette nel Cinquecento di ampia fortuna e alla quale con successo si dedicarono, più che maestranze specializzate, abili scultori come Rinaldo Bonanno e Vincenzo Gagini che lavoravano, indifferentemente, tanto il marmo quanto materiali al tempo considerati meno nobili, come il legno e per l’appunto lo stucco.

 

«Et antiquum documentum novo cedat ritui». Jacopo del Duca and the stucco decoration of the chapel of the Blessed Sacrament in Messina Cathedral

Messina’s Cathedral has been repeatedly destroyed by violent earthquakes, and was devastated by bombing during the Second World War. Inside, a chapel dedicated to the Blessed Sacrament has survived, almost intact, with the only evidence of Sixteenth–century stucco decoration present in the Messina area, if not in the whole of eastern Sicily. In–depth studies, however, and even adequate photographic documentation, are still lacking. Mentioned in documents as early as 1606, previously this decoration was placed in relation to the work of Jacopo del Duca, present in Messina from 1589 to 1602. This attribution is based on a questionable interpretation of local sources, which are actually quite vague. No document has emerged from an examination of the volumes in the cathedral archives. The execution of the stucco decoration can only be placed within the context of the intensive renovation of the building initiated by Giovannangelo Montorsoli in the second half of the Sixteenth century, with his design for the famous Apostolate and, probably, in the years of the pastoral governance of Antonio Lombardo, Archbishop of Messina from 1585–1597. It is inspired in its layout by the destroyed decoration of the Tribuna of the Cathedral of Palermo, conceived by Antonello Gagini. The work is an example of the type of art that was very popular in Messina and Sicily in the Sixteenth century. More than just specialised craftsmen, these were skilled sculptors such as Rinaldo Bonanno and Vincenzo Gagini, working, indifferently, both marble and other materials considered less noble at the time, such as wood and, in this case, stucco.

Ultimo aggiornamento

26 Febbraio 2024, 12:01