Alessandro Delpriori: Il laboratorio fabrianese: aperture e ipotesi per l’attività plastica di Giuseppe Bastiani

Estratto dal volume speciale Lo stucco nell’età della Maniera: cantieri, maestranze, modelli (2022)

La Cattedrale di Fabriano è uno dei monumenti più importanti per la cultura del Seicento nelle Marche. È qui che si attua la svolta tra la cultura manierista e quella barocca: la decorazione in stucco, conservata in maniera straordinaria, gioca un ruolo fondamentale per l’intero cantiere. Muzio Oddi, architetto della Santa Casa di Loreto, fu chiamato a lavorare al rinnovamento di San Venanzio a Fabriano nel 1607 e con lui arrivò Francesco Silva, plasticatore ticinese attivo anch’egli nella Basilica lauretana. I due ordirono un progetto grandioso a cui parteciparono moltissimi artisti, tra cui Giuseppe Bastiani da Macerata, che giovanissimo lavorò a Roma e fu protagonista a Caprarola alla corte di Odoardo Farnese. Documentato a Fabriano dal 1613, affrescò tutto il presbiterio della Cattedrale e lavorò a fianco di Orazio Gentileschi nella cappella di San Carlo Borromeo e in quella dedicata allo stesso santo nella chiesa San Benedetto. Questo saggio cerca di dimostrare che il ruolo di Bastiani fu di vero e proprio regista dei cantieri fabrianesi e che la sua attività, oltre a quella di frescante, prevedeva pure la plastica degli stucchi, che gli si possono attribuire confrontandoli con le sue pitture.

 

The Fabriano laboratory: Insights and hypotheses for Giuseppe Bastiani’s moulding work

Fabriano Cathedral is one of the most important Seventeenth–century cultural monuments in the Marches. Here the turning point between Mannerist and Baroque culture takes place: the extraordinarily well preserved stucco decoration plays a fundamental rôle in the whole construction. Muzio Oddi, architect of the Santa Casa in Loreto, was called to work on the renovation of San Venanzio in Fabriano in 1607. With him came Francesco Silva, a Ticino sculptor also active in the Basilica of Loreto. The two hatched a grandiose project in which many artists participated, including Giuseppe Bastiani from Macerata, who had worked in Rome at a very young age and was a leading light at the court of Odoardo Farnese in Caprarola. His presence in Fabriano is documented since 1613, when he frescoed the entire presbytery of the Cathedral and worked alongside Orazio Gentileschi in the chapel of San Carlo Borromeo and in the one dedicated to the same saint in the church of San Benedetto. This paper intends to demonstrate that Bastiani’s rôle was as the actual director of the Fabriano construction sites and that his activity, in addition to that as a fresco painter, also included the plasticity of the stuccos, which can be attributed to him by comparing them with his paintings.

 

Ultimo aggiornamento

26 Febbraio 2024, 12:01