Angela Cipriani: Vincenzo Pacetti e l’Accademia capitolina del Nudo
Estratto dal volume speciale Vincenzo Pacetti, Roma, L’europa all’epoca del Grand Tour (2017)
Nei suoi due Giornali Vincenzo Pacetti ricorda con particolare attenzione e orgoglio i propri interventi nell’Accademia capitolina del Nudo, come Direttore e come giudice, dal 1781 al 1817. Queste annotazioni così frequenti e così puntuali nella loro quotidianità costituiscono uno strumento utilissimo per seguire l’evoluzione della scuola ‘capitolina’ nell’arco di più di trent’anni, densi di profondi rivolgimenti politici e culturali. Dagli anni novanta del XVIII secolo in particolare, lo scultore è attento a ricordare i temi cui si ispirano gli «atti» da lui proposti ai giovani e con la cronaca del proprio impegno didattico offre un contributo prezioso per la ricostruzione del clima ‘accademico’ nella Roma di quei decenni, ancora oggi confusi tra anticipazioni e ritardi in reciproca accesa contrapposizione.
Vincenzo Pacetti and the Accademia di San Luca
In his two Giornali Vincenzo Pacetti records his activity as director and as a judge at Rome’s Accademia del Nudo from 1781 to 1817, with particular diligence and pride. These notes, so assiduously and precisely observed with regard to everyday life, are an extremely useful tool for tracing the evolution of the “scuola Capitolina” over more than thirty years, a period characterized by profound political and cultural upheavals. From the 1790s on, in particular, the sculptor is careful to record the thematic inspiration of the “atti” that he proposed to the young artists. In chronicling his own didactic labors he offers a valuable contribution towards a reconstruction of the ‘academic’ atmosphere in the Rome of those decades that are still bewildering for their reciprocally opposed progressions and delays.
Ultimo aggiornamento
28 Febbraio 2024, 11:44