Maria Elisa Micheli: «O’ saputo che il deposito di Ganganelli, e Rezzonico sono stati dati al Canova scultore veneziano, cosa stravagante» 

Estratto dal volume speciale Vincenzo Pacetti, Roma, L’europa all’epoca del Grand Tour (2017)

Partendo dall’affermazione a Roma di Antonio Canova a seguito delle commissioni relative ai monumenti funerari di Clemente XIV e Clemente XIII, l’intervento appunta l’attenzione sulla riflessione che l’artista dedica alla scultura antica, guardando anche al dibattito sugli stili innescato dall’arrivo in Europa delle “antichità greche”.

 

«O’ saputo che il Deposito di Ganganelli, e Rezzonico sono stati dati al Canova scultore veneziano, cosa stravagante» [«I learned that the commission for the sepulchres of Ganganelli, and Rezzonico were given to the Venetian sculptor Canova, something very curious indeed»]

Departing from Antonio Canova’s affirmation in Rome following his commissions for the funerary monuments of Clement XIV and Clement XIII, the paper focuses on the artist’s considerations on ancient sculpture, and also explores the debate on styles triggered by the arrival in Europe of “Greek antiquities”.

Ultimo aggiornamento

17 Febbraio 2025, 12:50