Gianluca Amato, Lupo di Francesco a Empoli e Tino di Camaino a Pisa e Siena: nuove proposte
Estratto dal fascicolo 55-56 (luglio-dicembre 2022)
La Collegiata di Sant’Andrea a Empoli custodisce al proprio interno un antico e venerato Crocifisso processionale in legno policromato, reso celebre alla devozione dei fedeli per aver liberato la città dalla terribile pestilenza del 1399. Il Cristo «delle Grazie» è oggetto di un culto appassionato fin dai primi anni del Quattrocento. Oltre a ripercorrere la vicenda dell’opera, questo studio propone di riconoscere la paternità dell’autore, identificato con Lupo di Francesco, allievo del grande Giovanni Pisano. Insieme a Tino di Camaino e Giovanni di Balduccio, Lupo fu tra i principali protagonisti della scultura gotica toscana dei primi decenni del Trecento e non solo. In aggiunta alla lettura del Crocifisso «delle Grazie», il saggio si propone di attribuire a Tino di Camaino alcune interessanti opere, note alla storiografia, ma fin qui tralasciate o diversamente interpretate: il Crocifisso ligneo proveniente dal convento dei Cappuccini di Pisa, il rilievo in marmo col Cristo in pietà recentemente esposto nel Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, tre formelle con decorazioni fitomorfe murate sul Palazzo dell’Opera del Duomo e in via San Giuseppe a Pisa, e infine la Testa della Madonna rimontata sulla statua lignea dell’Annunciata visibile nell’omonima chiesa di Siena.
Lupo di Francesco in Empoli and Tino di Camaino in Pisa and Siena: new proposals
Ultimo aggiornamento
7 Febbraio 2024, 11:47