Antonella Clementoni, Alfonso Bartoli e il restauro del Tempio di Venere e Roma. Attriti e rivalità tra l’Ufficio Scavi del Palatino e Foro Romano e la Ripartizione X Antichità e Belle Arti del Governatorato
Attraverso lo studio dei documenti presenti negli archivi della Capitale, si è voluto ripercorrere le vicende conflittuali tra gli uffici della Ripartizione X Antichità e Belle Arti del Governatorato e l’Ufficio Scavi del Palatino e Foro Romano del Ministero della Pubblica Istruzione, sorte nel 1935 in occasione del restauro del Tempio di Venere e Roma nel Foro Romano. In particolare, si è cercato di mettere in evidenza il sapiente lavoro di Alfonso Bartoli, all’epoca direttore dell’Ufficio Scavi, per la ricomposizione delle colonne di porfido e del pavimento all’interno di una delle due celle, quella dedicata alla dea Roma, rivolta a ovest. L’aspetto importante del restauro, oltre alle scelte intraprese dall’archeologo per la riuscita del lavoro, è anche il fatto di aver ceduto la giurisdizione di una parte del tempio al Governatorato senza la stesura di un atto formale. Una vicenda dai risvolti complessi per la quale Bartoli, grazie alla sua umiltà e diplomazia, trovò delle soluzioni valide di compromesso con gli uffici della Ripartizione X per il bene e la sistemazione del monumento.
Alfonso Bartoli and the restoration of the Temple of Venus and Rome: tension and rivalry between the Excavations Office of the Palatine and Roman Forum and the X Division for Antiquities and Fine Arts of the Governorate.
Ultimo aggiornamento
7 Febbraio 2024, 11:53