Marina Anna Laura Mengali, La città medievale invisibile: gli apparati esterni di completamento delle facciate tra XII e XV secolo

Estratto dal fascicolo 58 (aprile-giugno 2023)

Il presente studio conclude un’ampia ricerca condotta sulle facciate degli edifici medievali conservati in città storiche del centro Italia comprese tra Umbria, Toscana e Lazio settentrionale. Il fine della ricerca è stato quello di investigare l’aspetto originale delle città italiane durante il Medioevo, quando le facciate di torri, palazzi o anche di semplici case si sviluppavano oltre il proprio fronte grazie a strutture di legno estese anche all’intero prospetto. La funzione e la complessità di questi apparati esterni poteva variare di molto, andando dalle tettoie, ai balconi e ballatoi, fino a giungere agli sporti che consentivano una consistente espansione volumetrica degli ambienti interni, sporgendo abbondantemente dal limite del filo di facciata. La presenza di queste parti lignee della costruzione era definita già in fase di progetto con la predisposizione, ad esempio, delle buche e delle mensole di alloggiamento per le travi, o dei gocciolatoi per l’allontanamento delle acque. Al giorno d’oggi, tranne in rarissimi casi, queste strutture sono completamente perse e la testimonianza della loro presenza può essere rintracciata con metodo scientifico, unicamente tramite la lettura storico–critica dei paramenti murari. La tutela di questi monumenti, dunque, deve essere rivolta sia alla preservazione della materia originale dell’opera, sia alla parte ormai invisibile dell’edificio, ovvero a quelle lacune materiche non integrabili, di cui si deve salvaguardare la memoria storica, operando tramite gli strumenti del restauro critico conservativo.

 

Unveiling mediaeval towns: Hidden 12th to 15th century street fronts

This paper is the conclusion of extensive research into what today we see as the the facades of mediaeval buildings in historical town centres of various regions of central Italy, including Umbria, Tuscany and northern Lazio. It looks into how Italian towns may have appeared to the eye during the Middle Ages. Then, the facades of towers, palaces and even simple houses extended beyond the street fronts that we see today, thanks to timber framed structures that lined the entire frontage. These ranged from canopies to balconies, first floor walkways to upper storey extensions, which considerably increased the internal volume of the spaces above, projecting forwards well over the ground level façade.
During the original building project, these additional (in some cases no longer visible) timber structures had often already been catered for in the initial design, in the form of the inclusion of structural elements for beams, brackets and drains. Materially, most of these structures have been lost; only careful building recording can hint at their past existence. So it’s not just a question of preserving what’s still physically visible of the original building, but also the traces left by what’s no longer there, clues of a previous existence, that could so easily disappear. Restoration requires a conservative, but also interpretative approach, to safeguard this architectural memory.

Ultimo aggiornamento

22 Agosto 2024, 14:07