Il presente saggio mira a ricostruire le vicende cui andò incontro la scultura marmorea di Girolamo Carlo Baciocchi, figlio di Elisa Bonaparte e Felice Baciocchi, di Lorenzo Bartolini (1777–1850). Quest’opera, oggi conservata nel Castello di Versailles, è stata spesso identificata con il Re di Roma che lo scultore monegasco François-Joseph Bosio (1768–1845) presentò al Salon di Parigi nel 1812. Tale proposta è qui confutata, soprattutto grazie al rinvenimento di una nuova replica marmorea del ritratto bartoliniano nella cripta della cappella Baciocchi in San Petronio a Bologna, dove il figlio della granduchessa di Toscana è sepolto. Uscito sicuramente dalla bottega di Bartolini e a lui ricondotto da chi scrive per la prima volta, il ritratto bolognese consente di correggere l’attribuzione e l’identificazione anche delle altre versioni dell’opera, conservate al Castello di Fontainebleau e al Museo Napoleonico di Roma.