Nel Giornale si riscontra che poche e non sempre significative furono le frequentazioni di Pacetti connesse a collezionisti o artisti francesi a Roma. I grandi rivolgimenti, seguiti alla Rivoluzione francese e quindi alla prima Campagna d’Italia e alla proclamazione della Repubblica Romana, gli fecero registrare, invece, con una certa regolarità i mutamenti politici e sociali che investirono la città. Dalle diverse e imprecise grafie usate da Pacetti per segnalare i suoi rapporti si è ricostruita l’effettiva identità dei personaggi e le ragioni della loro presenza nel suo Giornale. Queste furono dettate o da possibili committenze o da connessioni con il suo status di accademico di San Luca o dalla sua attività di mercante, mentre i frequenti contatti con i diversi rappresentanti del Direttorio a Roma derivarono dall’impegno messo nel difendere i suoi interessi.

The Presence of the French in Pacetti’s Giornali: from papal Rome to the Jacobin Roman Republic