Lucia Pirzio Biroli Stefanelli: Vincenzo Pacetti e gli inglesi: Nathaniel Marchant incisore in pietre dure, intermediario, accompagnatore

Estratto dal volume speciale Vincenzo Pacetti, Roma, L’europa all’epoca del Grand Tour (2017)

Oltre cinquanta nomi di personaggi britannici -inglesi, scozzesi, irlandesi- sono ricordati nel Giornale di Pacetti: artisti, antiquari, collezionisti, viaggiatori. L’unico tra loro ad esercitare la professione di incisore in pietre dure è Nathaniel Marchant (1730 circa-1816) che, giunto a Roma da Londra nel 1773, vi soggiornò per sedici anni, fino al 1788.
Ben inserito nella comunità britannica, riesce a raggiungere una consolidata posizione tra i numerosi incisori attivi a Roma nella seconda metà del XVIII secolo; è in contatto sia con i più eminenti tra i suoi connazionali residenti a Roma sia con visitatori e collezionisti di passaggio, per i quali, oltre ad incidere eleganti intagli in pietra dura con immagini dall’antico, svolge anche funzioni di intermediario e accompagnatore. Negli ultimi anni prima del rientro a Londra, lasciata la sua residenza in via del Babuino, si trasferisce nel palazzo di Francesco Piranesi in strada Felice, stabilendo così un rapporto non superficiale con Pacetti.
Il contributo si propone di rileggere il periodo romano di Marchant, focalizzando l’attenzione su alcuni dei “signori e cavalieri Inglesi” frequentati da entrambi.

 

Vincenzo Pacetti and the English:

Nathaniel Marchant, engraver of semi-precious stones, intermediary, and guide

The names of over fifty British subjects — English, Scottish and Irish — are recorded in Pacetti’s Giornali: artists, antiquarians and dealers, collectors and travelers. The only one among them to practice the profession of stone and gem engraving was Nathaniel Marchant (1730–ca.1816), who arrived in Rome from London in 1773, remaining there for sixteen years, until 1788.
Well integrated into the British community, he successfully consolidated a position among the multitude of engravers active in Rome during the second half of the eighteenth century. He was in contact with both the most eminent of his compatriots living in Rome and with visitors and sojourning collectors. In addition to engraving elegant pietra dura intaglios with all’antica imagery for these clients, he also acted as an intermediary and guide. In the last years before his return to London, he left his residence in via del Babuino and moved to a palace in the Strada Felice in which Francesco Piranesi also lived. Through Piranesi Marchant established a relationship with Pacetti.
The present study proposes a reinterpretation of Marchant’s period in Rome, focusing on several of the «gentlemen and English knights» frequented by both Marchant and Pacetti.

Ultimo aggiornamento

18 Febbraio 2025, 09:27