Carolina Brook: Vincenzo Pacetti e gli artisti spagnoli pensionados a Roma
Estratto dal volume speciale Vincenzo Pacetti, Roma, L’europa all’epoca del Grand Tour (2017)
Nelle asciutte notazioni dei Giornali di Pacetti sono contenuti numerosi riferimenti ad artisti, diplomatici e prelati spagnoli attivi a Roma tra la seconda metà del XVIII secolo e i primi anni del seguente: un mondo che ha avuto un peso notevole nello sviluppo di una nuova concezione artistica in Spagna e nel conseguente consolidamento dell’Accademia di Belle Arti di Madrid, inaugurata nel 1752. Tale istituzione si è avvalsa di un articolato sistema di “pensioni” per inviare a Roma gli allievi a perfezionarsi nello studio delle arti, per le quali l’acquisizione di una solida cultura dell’antico appariva come una condizione essenziale.
In questo contesto la figura di Pacetti ha avuto un ruolo poliedrico, sia come docente dell’Accademia del Nudo in Campidoglio, sia come maestro di scultura e di restauro delle antichità nel proprio atelier, sia come consigliere e intermediario negli acquisti e nelle copie dall’antico. A Pacetti si è rivolto per anni Preciado, direttore dei pensionati iberici, con l’idea di affidargli la formazione dei giovani scultori, che per generazioni hanno trasmesso in Spagna i nuovi orientamenti classicisti elaborati a Roma.
Vincenzo Pacetti and the Spanish artists pensionados in Rome
In the dry and concise notations of Pacetti’s Giornali are found numerous references to Spanish artists, diplomats and churchmen active in Rome between the second half of the eighteenth and the first years of the following century, a universe that had considerable influence on the development of a new conception of art in Spain and on the consequent consolidation of the Academy of Fine Arts inaugurated in Madrid in 1752. This institution made use of a complex system of “pensions” (scholarships) to send students to Rome to improve their artistic skills, an enterprise for which the acquisition of a solid knowledge of the culture of antiquity was considered an essential condition.
In this context Pacetti played a multifaceted role: as a teacher at the Accademia del Nudo on the Capitoline, a master of sculpture and of the restoration of antiquities in his own atelier, and as a liaison for acquisitions and copies after the antique. For years, Preciado, director of the Madrid scholarship program, entrusted Pacetti with the training of young Spanish sculptors, who for generations transmitted to their homeland the new classicizing trends they absorbed in Rome.
Ultimo aggiornamento
11 Febbraio 2025, 14:32