Le relazioni tra Vincenzo Pacetti e i viaggiatori e diplomatici russi a Roma non sono limitati delle persone presenti nel Giornale. I documenti dell’Archivio storico di stato russo rilevano anche la collaborazione di Pacetti con Richard Sutherland (1739 – 1791), dal 1785 un banchiere ufficiale della Corta Imperiale di Russia.

Con l’aiuto di Pacetti, tramite marchese Giuseppe Cioja, capo della piccolа banca a Roma, Sutherland ha comprato per zarina Catarina II 17 opere della scultura antica e moderna. Adesso possiamo identificare 5-6 opere (Ermitage e Museo-tenuta “Pavlovsk”). L’opera piu’ importante si trova nell’Ermitage:la statua antica “Bacco con figura di Iside”, conoscita dal Seicento e riprodotta nel ouvrage “Raccolta di statue antiche e moderne” (1704). Grazie ai documenti ritrovati abbiamo riconosciuto l’opera di Pacetti nella versione di “Venere Callipiga”, anche nell’Ermitage. L’unita’ dei documenti dell’archivio russo con I’informazione del Giornale conferma l’acquisizione della scultura per la Russia.

Relations between Vincenzo Pacetti and Russian travelers and diplomats in Rome are not limited by the names included in Giornale. Some documents from the Historical Archive in St. Petersburg prove that he had relations also with Richard Sutherland (1739–1791), the official banker of the Russian Imperial Court from 1785.
In 1785–1786 Sutherland, with the help of Pacetti and Giuseppe Cioia had acquired in Rome 17 sculptures, both antique and modern. Among these works we can identify only five, four of which are now at the Hermitage. The most important of these is the statue of Dionysus, a Roman copy of a Greek original, known since the 17th century and published in the well–known Raccolta di statue antiche e moderne of 1704. It seems possible to recognize a modern copy of Venere Callipigia as the work of Vincenzo Pacetti.